Dalla tradizione popolare del cuntu siculo ai classici dell'arte teatrale, spettacoli e concerti di varia tipologia ed ispirazione musicale ci accompagneranno a Catania, nell'imminenza delle festività natalizie, fino alla conclusione del 2016
Il misantropo -Scenario Pubblico per la rassegna Palco Off
Dal 15 al 18 dicembre alle ore 21, il 17 e 18 alle 17.30 e alle 21
Riduzione, adattamento e regia di Nicola Alberto Orofino
Con Silvio Laviano, Egle Doria, Enrico Sortino, Paolo Toti Guagenti, Roberta Amato, Diego Rifici
Ma è davvero così necessario insistere con pervicacia nell’inesausta ricerca della verità? E soprattutto, vale la pena rivelarne con ostinazione i risultati al nostro prossimo? È la querelle su cui indaga, con sguardo lucidissimo quanto impietoso, un classico del teatro di tutti i tempi, Il misantropo di Molière, una dolorosa invettiva a difesa dei giusti immeritatamente messi all’indice. Infatti l’opera, d’impronta autobiografica, fu scritta da un Molière già segnato dalla malattia ed afflitto nello spirito per le recenti censure subite da due suoi lavori dalla potente carica contestataria: Don Giovanni e soprattutto Tartufo, una feroce denuncia -nemmeno troppo velata- dell’ipocrisia imperante nel mondo dei religiosi come dei fedeli praticanti, tutti corrotti e collusi, in varia misura, con la società dominante dell’epoca.
Narrando nel Misantropo l’epopea triste del protagonista Alceste, suo alter ego, Molière intende allora ribadire che sì, il supremo valore, prima di qualsiasi altra virtù o talento, resta la capacità di perseguire il vero nella vita concreta, comportandosi di conseguenza con sincerità assoluta verso tutti; a costo di patire l’inevitabile conseguenza dell’ isolamento sociale, dato che la maggior parte delle persone preferisce non conoscere la verità, o meglio, fingere di ignorarla, paga delle belle apparenze e delle false moine degli adulatori.
In essenza, una pièce, questa del Misantropo, che si addice molto bene all’analisi di problematiche ancora di grande attualità, il fallimento di un’intera classe sociale indifferente alla sostanza delle cose.
La cantata dei pastori -Teatro Massimo “V. Bellini”
Il 15 e 20 dicembre alle 20.30, il 16, 17, 18, 21 e 22 dicembre alle 17.30
Adattamento dall'opera di Andrea Perrucci
Di e con Beppe Barra, Salvatore Misticone, Patrizio Trampetti, Maria Letizia Gorga, Giacinto Palmarini, Fabio Fiorillo, Chiara Di Girolamo, Andrea Carotenuto, Francesco Viglietti, Giuseppe De Rosa; Direttore d’orchestra Carmelo Columbro
Un’opera sacra in versi e musica ideata alla fine del XVII secolo e pubblicata, per la prima volta, nel 1698 da Andrea Perrucci sotto lo pseudonimo di Casimiro Ruggiero Ogone, con il titolo Il Vero Lume tra l’ombre, ovvero la Spelonca Arricchita per la nascita del Verbo Umanato.
Il lavoro è concepito in un clima di fervida religiosità, in piena Controriforma, e intende proporre, in una modalità comprensibile al grande pubblico, una versione spettacolare e dunque indelebile nella memoria, delle peripezie affrontate dalla Madonna e S. Giuseppe prima di trovare un riparo dove dare alla luce Gesù.
Proprio la destinazione popolare giustifica il gran numero di adattamenti, rifacimenti, modifiche (a cominciare dal titolo) e allestimenti diversi della composizione originaria di Perrucci; e pure l’insolita commistione tra elementi sacri e profani –con il frequente ricorso a soggetti di umile estrazione, gente comune tra i personaggi in scena, si giustifica nella volontà di incontrare i gusti del pubblico e di carpirne i favori.
Dopo una lunga fase in cui il lavoro, ormai stravolto da varianti talvolta oltraggiose, aveva smarrito l’ispirazione sacra di fondo, si è di recente ritornati alle origini grazie alla presente versione, elaborata da Beppe Barra e affermatasi tra le migliori di sempre.
Il cuntu -Centro Culture Zo di Catania
Sabato 17 dicembre ore 21
Di e con Mimmo Cuticchio
L’erede riconosciuto della secolare tradizione cuntista siciliana, Mimmo Cuticchio, ci affascinerà con la sua arte fabulatoria in una lunga performance svolta con la tecnica del 'cuntu'.
Il cantastorie gelese imparò l’arte della narrazione orale accompagnata da movimenti coordinati grazie al padre, da cui ereditò la tradizione del Teatro dell’opera dei pupi siciliani, specializzato nelle vicende inerenti il ciclo carolingio ed ormai incluso tra i patrimoni orali e immateriali dell’umanità dall’UNESCO.
Al contrario di quest’ultima forma di rappresentazione, che si avvale di marionette, il cuntu fa affidamento soltanto sulle capacità di chi racconta e si basa su una tecnica di scomposizione ritmica del discorso, ben collaudata. Una tipologia di narrazione orale, paragonabile a quella degli antichi aedi o rapsodi greci, le cui radici rimontano ad epoche molto remote della civiltà sicula, quando, per poter dare seguito ad una storia o notizia, era indispensabile avvincere l’uditorio con abilità.
La vera storia di Cappuccetto rosso –Piccolo Teatro della Città Catania
Domenica 18 dicembre alle 18.30
Regia di Gianni Salvo, adattamento dalla fiaba L. Carroll, a cura di D. Carboni
La storia di Cappuccetto rosso, entrata di diritto nell’immaginario collettivo di grandi e piccini, con tutti i risvolti interpretativi del caso, anche in chiave psicanalitica, viene qui rieditata in forma drammatizzata, così da avvicinare al teatro le giovani generazioni; un allestimento in cui, piuttosto che indugiare sul già detto, si preferisce sperimentare, immaginando, in questo caso, che cosa potrebbe accadere dopo il ferimento del lupo da parte del cacciatore, a vicenda conclusa. Un modo per interessare e stimolare la fantasia, lasciando intendere che persino il finale di un racconto universalmente noto non è mai davvero definitivo.
Trio Debussy –Piccolo Teatro di Catania, per la 42ema stagione dell’Ame
Mercoledì 14 dicembre alle 21.15
Piergiorgio Rosso- Violino
Francesca Gosio- violoncello
Antonio Valentino- pianoforte
L’affermato Trio Debussy, celebre in tutto il mondo per il suo vasto repertorio che annovera centosettanta opere e cinquanta prime assolute, si esibirà in un recital dal titolo La Francia di Saint-Saëns, Fauré e Ravel. La lettura di brani significativi del periodo storico-culturale in oggetto sarà accompagnata ed intervallata dall’esecuzione di pezzi celebri dei compositori su indicati.
Serena Brancale e Walter Ricci in concerto- Ma di Catania per la rassegna Catania Jazz
Martedì 13, mercoledì 14 alle 20.45, giovedì 15 dicembre alle 20.45 e alle 22.30
Metti due giovani classe ’89, voce sensuale soul lei, sonorità jazz e black music lui, ed un pubblico di appassionati: si appresta così a varcare la frontiera dell’oceano ed approdare anche a New York l’inedito duetto artistico, impegnato adesso nella costruzione di un nuovo progetto musicale, di cui i due musicisti daranno ampio saggio nelle serate catanesi.
99 Posse in concerto –Centro sociale Auro di Catania
Domenica 18 dicembre alle 21.30, per il tour Il Tempo. Le Parole. Il Suono
Con la partecipazione del rapper palermitano Picciotto
Un nuovo impegno solidale sostenuto dal gruppo ragamuffin-rap napoletano dei 99 Posse, attivo dal 1991 e tra i più longevi del panorama nazionale: questa nuova tappa del loro progetto musicale denominato Il Tempo. Le Parole. Il Suono, concordata con l’Associazione culturale Gammazita, sarà finalizzata alla raccolta dei fondi da destinare al rifacimento del campo da gioco del Centro Polisportivo nel problematico quartiere di Librino a Catania.
Tutti gli spettacoli in programmazione questa settimana: ELENCO SPETTACOLI